Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Protesi al ginocchio infetta (Stafilococco aureo): cosa facciamo?

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 11/ 06/ 2013

Il signor Giacomo ci ha contattato per i problemi di salute del suocero, che ha riportato un'infezione da stafilococco aureo dopo l'installazione di una protesi al ginocchio. Il motivo per il quale ci contatta è legato al fatto che il medico suggerisce, insieme all'impianto di una nuova protesi, un'altra serie di operazioni tra le quali una bonifica dell'apparato dentale: la famiglia teme che la trafila di interventi possa essere difficilmente sopportato dal congiunto.

Ecco il suo messaggio:

Buongiorno e grazie prima di tutto.

Mio suocero è stato operato circa 6/7 mesi fa al ginocchio per un'installazione di protesi. 3 mesi fa ha cominciato a sentire dolore al ginocchio e a poco a poco la febbre si è fatta viva, specialmente la sera, con una temperatura corporea di 37.5 - 37.8. Così sempre, fino a oggi.

Ci siamo recati quindi dal medico che lo ha operato, il quale ha sempre sostenuto che tutto andava bene e aveva escluso che l'infezione fosse post-operatoria, senza dubbi. Dubbi che, invece, sono arrivati anche a lui dopo le dovute insistenze da parte nostra e il prelievo di liquido al ginocchio con diagnosi di Stafilococco aureus. A questo punto le conclusioni del medico sono state di dover rioperare al più presto e in due fasi: la prima togliere la protesi, mettere del cemento antibiotico e controllare nel frattempo che l'infezione se ne vada, la seconda fase è rioperare per impiantare la nuova protesi, e fin qui tutto potrebbe essere regolare.

La complicazione sta nel fatto che tutto questo verrebbe fatto solo dopo vari esami (eco addome, eco cuore e panoramica dei denti, si sostiene che maggiormente un'infezione provenga proprio dai denti) e solo dopo bonifica totale dell'apparato dentale: mio suocero dovrebbe sottoporsi ad un espianto di 3 o 4 denti più 6 o 7 radici che a quanto pare non risultano infette ma potrebbero esserle in futuro. Quindi interventi su interventi che non sappiamo quanto potranno essere sopportati. Il problema è che la dentista tutto questo non potrà farlo prima di 3 settimane e quindi prima di un mese mio suocero non potrà essere operato. Tutto questo è possibile. Uno che si opera per impiantare una protesi se ha un minimo sospetto, scusi la battuta, di avere un'unghia incarnita si deve tagliare un dito?

Non so come ringraziarla per la pazienza che mi ha concesso, ma mi creda: qui brancoliamo nel buio, anche perché attendere molto porta a pensare che l'infezione possa avanzare, anche se verranno somministrati antibiotici a raffica, con rischio di qualcosa di molto peggio... Grazie di nuovo.
Giunti Giacomo

 

Risponde, nei commenti, la nostra dottoressa Nedjoua Belkacem. Poi, approfondisci le patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica cliccando qui:

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