Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Alessia scrive per sua madre che soffre per un'ulcera venosa

Scritto da Redazione reparto Ferite Difficili il 21/ 08/ 2018

La nostra coordinatrice infermieristica Klarida Hoxha risponde ad Alessia, che si rivolge a noi per in problema della madre che le sta procurando molto dolore e preoccupazione. 

Alessia ci scrive:

Salve, cerco di esporre brevemente l'odissea che ha travolto mia madre.

A novembre/dicembre 2017 mia madre (56 anni) si reca da un medico flebologo per la cura di un'ulcera, il quale ha diagnosticato che l'ulcera era di origine venosa (incontinenza ostiale e tronculare di vena piccola safena sinistra, con reflusso che alimenta le varici di gamba visibili).

Al controllo di gennaio l'ulcera era peggiorata e ci indirizza verso un centro per la cura delle ulcere difficili, dove scopriamo che mia madre aveva fatto infezione per indicazioni sbagliate di medicazione.
Li propongono medicazione con detersione e poi applicazione garze; successivamente si alterna tale medicazione con l'applicazione un'altra crema per ammorbidire il tessuto necrotico.

Nel frattempo il medico presso cui mia madre è in cura adesso, nota che c'è un'insufficienza arteriosa, effettuiamo l'angiotc agli arti inferiori e prenotiamo la visita in chirurgia vascolare e risulta che mia madre soffre di "ischemia critica arto inferiore sinistro con ulcera posteriore al terzo inferiore di gamba sinistra. Alla TC, sub-occlusione AFC+ occlusione di AFS sinistra".

Il medico presso cui mia madre è in cura ha proposto, dopo la rivascolarizzazione, un trapianto di tessuto da donatore perché l'ulcera è estesa. L'ultima lettera del medico curante sull'ulcera riporta: "ulcera posteriore al terzo inferiore di gamba sinistra con fondo coperto da slough ancora dolente; cute periulcerosa integra"; intanto proseguiamo con la medicazione.

Qui arriva la nostra questione, siamo in attesa di essere chiamati per l'angioplastica, e il chirurgo vascolare ha detto che in anestesia generale si potrebbe fare una pulizia profonda dell'ulcera, in quanto mia madre non ne ha ancora subito una ma il tessuto fibrinoso è sempre più morbido e viene via sempre più facilmente, la domanda: quanto dolore può avere mia madre dopo la pulizia dell'ulcera?

È una questione che ci preoccupa, perché sta soffrendo molto, ed è molto spaventata all'idea di una pulizia, o meglio da dolore che si può presentare dopo.

Intanto il chirurgo vascolare le ha prescritto una terapia per la circolazione e per il dolore, anche se non è che abbia fatto molta differenza questa terapia del dolore.

Chiedo scusa se son stata troppo prolissa ma ho cercato di sintetizzare al massimo. Vi ringrazio infinitamente per la disponibilità.

 

Leggi qui sotto la risposta della nostra Klarida e poi visita la sezione "trattamento lesioni ed ulcere" per approfondimenti

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