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Posso rifiutare di sottopormi all'operazione per togliere una protesi?

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 11/ 04/ 2013

Alda ci ha contattato perché è molto preoccupata per l'operazione di espianto della protesi suggerita dai medici. In sede di impianto della stessa, infatti, è insorta una ferita infetta che ha creato un buco di 1 centimetro, chiuso tramite trapianto muscolare che, a sua volta, è soggetto a infezione. In passato, Alda era già stata soggetta ad altre operazioni che le hanno martoriato la gamba.

Non provando dolori legati alla protesi, Alda chiede se è possibile rifiutare di sottoporsi all'intervento e ci ha chiesto un consiglio su come procedere in via alternativa:

Nel febbraio 2012 su gamba poliomielitica mi hanno impiantato una protesi totale al ginocchio della gamba destra. Durante l'operazione è insorta un'ischemia con necrosi vicino alla ferita di dimensioni cm 10x10, che a marzo si è rotta con fuoriuscita di liquido infetto. Subito ho iniziato con antibiotici e medicazioni per aiutare la guarigione e la costruzione della pelle, inoltre mi hanno sottoposto settimanalmente a onde d'urto, toilette chirurgica ed ecografie, dalle quali risultavano delle piccole sacche di liquido. Secondo il giudizio dei medici era liquido necrotico che doveva uscire.

Fino al mese di luglio purtroppo è rimasto aperto un buco di cm 1x1 e per poterlo chiudere mi hanno sottoposto a un intervento di trasposizione di lembo muscolare peduncolato di muscolo gemello mediale. Preciso che da questo buco, sia prima che dopo l'intervento, ho sempre avuto delle perdite di liquido che a volte sono risultate positive e a volte negative allo "enterococcus faecalis": quando erano positive prendevo antibiotici.

Nel mese di febbraio 2013, visto che le fistole sul trapianto di muscolo (sempre con fuoriuscita di liquido) si aprono e si chiudono in continuazione, ho fatto una scintigrafia trifasica dei leucociti marcati. Risultato: focolai d'infezione nella parte molle del muscolo trapiantato e nell'innesto osseo della tibia e del femore (attualmente aspetto esito dell'ennesimo tampone). Mi hanno già detto che la protesi sarà da togliere.

Vi preciso che all'età di 13 anni avevo già fatto un'operazione con trasposizione dei tendini al ginocchio per rinforzarlo. Ora non vorrei assolutamente essere operata, in quanto ritengo la gamba ormai martoriata e vedo la loro preoccupazione di dove togliere la protesi per non intaccare il muscolo trapiantato. Premetto che non ho dolori, non ho mai avuto febbre né altri sintomi, ho solo - ancora adesso - 2 fistole spurganti e la gamba rigida in quanto, a scopo precauzionale, una volta che la necrosi si era rotta i medici hanno impedito qualsiasi forma di riabilitazione per non compromettere il trapianto del muscolo.

Questa operazione era stata fatta perché non avevo più cartilagine e dolore nel camminare. Posso rifiutarmi di togliere la protesi? Cosa posso incorrere se non la tolgo? Datemi un vostro parere su cosa posso fare ed eventualmente dove rivolgermi a Milano o vicinanze. Sono molto preoccupata e vi chiedo una risposta urgente in quanto dovrò comunicare ai medici la mia decisione. Grazie.

 

Risponde, nei commenti, la dottoressa Belkacem, la quale suggerisce un trattamento iperbarico per ridurre l'infezione. Per scoprire di più sul tema, clicca qui:

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