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Cassano, ictus a causa di un Forame Ovale Pervio: come si previene?

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 05/ 11/ 2011

Antonio Cassano, attaccante del Milan e della Nazionale italiana, ha subito un grave malore sabato 29 ottobre 2011 all'aeroporto Malpensa (al ritorno dalla trasferta di Roma). È stato ricoverato e i medici hanno riscontrato il blocco della circolazione del sangue in una parte del cervello (ictus). La causa del blocco è stata un grumo di sangue (embolia grassosa) che ha bloccato qualche vaso sanguigno del cervello.

Essendo "fantAntonio" un ragazzo sano, perché si è formato l'embolo e come è arrivato al cervello?

forame ovale pervioNel sangue esiste una polvere che è lo scarto delle attività di tutte le cellule del sangue (globuli rossi, piastrine, globuli bianchi). Normalmente ci sono duemila microparticelle di polvere per ogni millilitro di sangue (l'equivalente del contenuto di una siringa di insulina).

Questa polvere irrita le cellule della difesa ed i vasi sanguigni, facilita la formazione di piccoli grumi di sangue (emboli) che normalmente sono filtrati a livello dei polmoni.

Può succedere che aumenti la produzione dei grumi e che questi si infilino in qualche scorciatoia presente nel circuito della circolazione del sangue, arrivando direttamente al cervello senza passare per il depuratore (i polmoni)

I grumi (emboli) aumentano in caso di stress, intensa attività fisica, disidratazione e quando si cammina poco (durante il volo aereo è saggio bere acqua naturale e camminare nel corridoio o muovere le gambe). Questo accade specialmente in persone che geneticamente sono predisposte alla formazione dei grumi più di altre persone.

La scorciatoia nel circuito della circolazione è un canale che consente il travaso di sangue sporco direttamente nel sangue pulito che va al cervello (in medichese, si parla di shunt destra sinistra). Lo shunt può trovarsi nel cuore (ci sono diversi tipi di travaso anomalo, tra i quali uno è il forame ovale pervio), nel polmone o altrove.

L'incidente capitato ad Antonio Cassano è raro?

No, è frequente. Come Antonio Cassano, una persona su tre è portatrice di almeno un tipo di scorciatoia. L'anomalia è quindi molto diffusa mentre le complicanze (ictus o altro) sono rare. Questo è dovuto al fatto che lo shunt è solo un canale: per avere un danno, per quel canale deve passare qualcosa (grumo di sangue, bolle di gas o altro) che vada a danneggiare il cervello o altre parti del corpo. Questo passaggio accade quando i grumi (o le bolle di gas) siano in quantità superiore al normale (per esempio per predisposizione genetica o in seguito a un trauma, allo stress, alla disidratazione e altro).

Ricapitolando, l'incidente di Antonio Cassano è la somma di tre fattori: la presenza di una scorciatoia nella circolazione del sangue (forame ovale pervio) attraverso la quale sono passati dei grumi di sangue che si sono formati in quantità superiore al normale per qualche motivo (genetico, fatica, stress, disidratazione, volo aereo o altro).

Può capitare a chiunque?

Sì, può capitare a chiunque. Oggi ho visitato Angelo, 51 anni. Il 31 agosto 2011 ha perso improvvisamente la vista all'occhio sinistro. Ha subito il blocco della circolazione di un vaso sanguigno della retina per un grumo che è arrivato lì attraverso una scorciatoia presente nel cuore fin dalla nascita.

Come si può verificare la predisposizione al blocco della circolazione (ischemia) correlato con la presenza di "buchi" nell'apparato circolatorio (shunt destra sinistra)?

Presso il Centro Iperbarico Ravenna visitiamo costantemente persone che hanno problemi dopo l'immersione o che hanno subito danni ischemici cerebrali, all'orecchio o all'occhio. L'esperienza in tale settore ci ha trasformati da medici in idraulici esperti nella ricerca dei buchi del sistema circolatorio.

Abbiamo appreso che è necessario un percorso di diagnosi accurato e multidisciplinare per verificare la presenza di una predisposizione a produrre più grumi (trombi ed emboli grassosi) del normale; la presenza di uno o più buchi ed evitare che sia trovato e chiuso il solo buco nel cuore (forame ovale pervio), lasciandone aperti altri che potrebbero essere la causa di nuovi problemi.

Il percorso di diagnosi e terapia per la ricerca e cura delle "scorciatoie" (shunt destra sinistra) erogato con successo dal Centro iperbarico Ravenna è il seguente:

  1. Fase 1: Accertamenti per verificare la predisposizione a produrre trombi ed emboli:

    • emocromo con formula e piastrine, aptoglobina, protidemia totale, sideremia, creatininemia, glicemia, GPT, GOT, esame delle urine, colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi, uricemia, VES, PCR, fibrinogeno, ANA, anti ENA, C3, C4, proteina S, antitrombina III, resistenza proteina C attivata, omocisteina, CEA, GICA, Ca 19-9, markers epatite, fattore reumatoide, FT4, TSH, PT, PTT, INR.

    • test genetico per la ricerca dei geni relativi al fattore V di Leiden, al fattore II della coagulazione (protrombina) e il gene MTHFR (metilentetraidrofolatoreduttasi).

    • capillaroscopia (per escludere anomalie correlabili con una patologia reumatica).

    • ecografia tiroide (per escludere patologia tiroidea, eventualmente autoimmunitaria).

    • ricerca sangue occulto nelle feci (non mangiare carne nella settimana precedente l’esame; preferibilmente ripeterlo tre volte a distanza di un mese tra un esame e l’altro).

  2. Fase 2: Prelievo di sangue arterioso (emogasanalisi) durante respirazione in ossigeno puro ad alto flusso (valore normale > 400 mmHg) e ricerca nella testa, con una ecografia, dell'eventuale passaggio attraverso la "scorciatoia" di piccole e innocue bolle iniettate nel braccio tramite una flebo (ecocolordoppler transcranico con contrasto sonografico; valore normale < 20 bolle come totale della conta sui due lati del cranio).

  3. Fase 3: Qualora la fase 1 fosse positiva si procede alla ricerca, sempre tramite ecografia, del "buco" nel cuore (ricerca della pervietà forame ovale attraverso ecocardiografia transesofagea, eseguita dalla brava dr. Elisabetta Varani presso la cardiologia dell'Ospedale di Ravenna). E' importante valutare se l’entità dell'eventuale shunt è compatibile con i valori rilevati in fase 1

  4. Fase 4: Qualora l’evidenza della fase 2 non fosse coerente con i valori rilevati in fase 1, si richiede una indagine radiologica (angioTC polmonare) per escludere la presenza di altri "buchi" nel polmone o altrove (shunt ds/sn extracardiaco).

Questo percorso per la ricerca della predisposizione al blocco della circolazione (ischemia, trombosi, ictus) correlato con la presenza di buchi nel sistema circolatorio (shunt destra sinistra, forame ovale pervio incluso) è da attivare nelle persone che abbiano sofferto di disturbi neurologici correlati con un blocco della circolazione cerebrale anche temporaneo (attacco ischemico transitorio e ictus); di danni all'orecchio (sordità improvvisa, disturbi dell'equilibrio) correlati con alterata circolazione del sangue; nei subacquei che abbiano subito incidenti da decompressione immeritati (forme cutanee, neurologiche, vestibolari).

Per maggiori informazioni, contatta il Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152, email: scrivici@iperbaricoravenna.it).

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