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Il paziente sempre al centro: le innovazioni dell'Ausl Ravenna

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 24/ 03/ 2011

Mettere al centro il paziente è compito di ogni azienda sanitaria pubblica o privata che sia. A riguardo ci fa piacere segnalare il caso dell'Azienda USL di Ravenna che ha introdotto alcune importanti innovazioni che anche a livello internazionale possono essere considerate un esempio di rispetto dei diritti dei pazienti. Queste innovazioni sono:

  • diritto al Secondo Parere
  • il tuo medico di riferimento
  • supporto psicologico

Con il progetto “Secondo parere” in ogni ospedale di Ravenna i pazienti, per determinati tipi di patologie, possono richiedere l'opinione di un altro medico sulla diagnosi o il percorso terapeutico che gli è stato proposto.  Questo,  come ci ha raccontato la dr.ssa Manuela Dradi (responsabile comunicazione USL Ravenna), è un modo per garantire pari diritti a tutti i cittadini dal momento che spesso si rinuncia a chiedere un secondo parere solo per problemi economici.

Il Secondo Parere ovviamente è un diritto e non un obbligo: pertanto il paziente può scegliere se ricorrere a un ulteriore consulto (rivolgendosi a un medico presente in una lista predisposta dall'Ausl Ravenna) e nel caso di divergenza di opinione tra i medici consultati decidere autonomamente cosa ritiene giusto fare.
L'iniziativa "Il tuo medico di riferimento" prevede che quando si viene ricoverati in ospedale e si necessita di consulti o visite in vari reparti ci sia sempre un medico di riferimento per i pazienti e i suoi familiari. Il medico segue la storia clinica, fornisce informazioni ai familiari e rimane sempre il punto di riferimento del paziente per tutta la durata del suo ricovero e della cura.
Infine l'Azienda Ausl di Ravenna ha previsto il supporto psicologico per pazienti e suoi familiari che devono affrontare eventi particolari e diagnosi di terapie molto gravi.

Tre iniziative diverse e complementari che vanno in unica direzione: quella di avere a cuore il paziente e i suoi familiari come persone ancora prima che come "utenti" di un servizio.

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