Il Centro Iperbarico di Ravenna


Il Centro Iperbarico Srl nasce nel 1989 come divisione della RANA, società di lavori subacquei fondata nel 1964 a Marina di Ravenna per dare assistenza alla ricerca e produzione di gas iniziate in quegli anni nell’offshore ravennate.

Nel 1989, utilizzando la tecnologia del diving in saturazione, i soci Franco Nanni, Faustolo Rambelli e Roberto Nanni realizzano il centro iperbarico a Ravenna. Il progetto fu accolto con entusiasmo anche dalla locale USL: la realizzazione avvenne in tempi record e il Centro iniziò l’attività nell’agosto del 1990.


La nostra storia


Fin dagli inizi il Centro Iperbarico di Ravenna si distinse come struttura altamente qualificata: fu il primo Centro Iperbarico in Emilia Romagna a integrare un servizio di emergenza/urgenza attivo 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, previde la realizzazione di un’area per far atterrare gli elicotteri per l’eli-assistenza, si avvalse delle migliori tecnologie e strutturò uno staff formato da personale medico altamente specializzato.

La direzione sanitaria fu affidata da subito al dr. Pasquale Longobardi che ancora oggi è il responsabile sanitario della struttura e negli anni con il suo impegno nella ricerca e per il costante aggiornamento in termini di formazione e di tecnologie mediche ha contribuito a fare del Centro Iperbarico la struttura di eccellenza di oggi.

Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale specializzata nella cura di pazienti trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica.

Operativo da oltre 20 anni è considerato nella comunità medico scientifica un polo di riferimento e di eccellenza nazionale per i risultati conseguiti nella cura dei pazienti e nei progetti di ricerca e formazione realizzati con le più autorevoli università e associazioni mediche italiane.

Dal 1989 il Centro Iperbarico di Ravenna è diretto dal Dr. Pasquale Longobardi.

La gestione delle emergenze è garantita h24 per tutto l’anno grazie all’integrazione con il Dipartimento delle Emergenze della Ausl di Ravenna e alla disponibilità di una pista di atterraggio diurno per l’elisoccorso.

Il Centro Iperbarico di Ravenna ospita al proprio interno il Centro Cura Ferite Difficili (CCFD) divenuto in pochi anni punto di riferimento regionale e nazionale per il trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali.

17000

prestazioni OTI


(media annuale)
30700

l’anno trattamenti


di Wound Care del Centro Cura Ferite Difficili

1400

pazienti trattati


(media annuale)
61

dipendenti e collaboratori


Camere iperbariche

Il Centro dispone di due camere iperbariche (una per massimo 12 pazienti l’altra per 14).
Questo permette di poter realizzare sino a 60-70 terapie giornaliere e 18 - 20.000 terapie annue.

All’interno delle camere sono monitorati i parametri vitali (temperatura, umidità, pressione, percentuale di ossigeno). E’ possibile il monitoraggio manuale di altri gas come l’anidride carbonica, degli olii e CO.

Una delle camere è predisposta per la personalizzazione dei trattamenti e consente la somministrazione, per piccoli gruppi, di miscele ossigeno-azoto e ossigeno-elio precostituite.

Accessibilità

La struttura del Centro Iperbarico di Ravenna e l’organizzazione dei suoi spazi interni ed esterni è stata progettata per garantire la massima accessibilità: all’interno del Centro non esistono barriere architettoniche.

Il Centro è dotato di un ampio parcheggio con oltre 50 posti auto e da una zona riservata alle ambulanze. Sono disponibili i posti auto riservati ai portatori di Handicap.

Ambulatori per visite e medicazioni

Il Centro Iperbarico nel 2011 ha realizzato un importante intervento di rinnovo e ampliamento dell’area destinata all’accoglienza dei pazienti e agli ambulatori. I nuovi spazi sono stati studiati per essere accoglienti e per rendere ancora più confortevoli le visite e la cura dei pazienti.

Gli spazi per le visite e le medicazioni comprendono:

  • un ambulatorio chirurgico
  • tre ambulatori per la visita
  • tre ambulatori di medicazione
  • sala barelle
  • sala osservazione per i pazienti in terapia intensiva
  • sala letti per i pazienti che provengono dagli ospedali