Piede diabetico: gangrena e ulcere cutanee nel paziente diabetico

Come si definiscono gangrena e ulcere cutanee nel paziente diabetico?


Insieme di condizioni patologiche che colpiscono prevalentemente il piede del paziente diabetico, comprendenti l’ulcerazione, l’infezione, e la distruzione di tessuti profondi associati a neuropatia (somatica e autonomica) e/o arteriopatia obliterante.

Raccomandazioni

  • E’ necessario attuare lo studio vascolare dell’ulcera diabetica con adeguato iter diagnostico, prima di avviare il paziente all’OTI
  • E’ necessaria la valutazione di una possibile rivascolarizzazione chirurgica
  • L’OTI è indicata elettivamente nelle ulcere diabetiche ischemiche in presenza di un flusso ematico efficace (PA sistolica alla caviglia>40 mmHg)
  • L’ossimetria transcutanea guida alla corretta applicazione dell’OTI. Una TcPO2 basale >20mmHg essenziale per l’indicazione all’OTI
  • L’OTI è elettiva nelle ulcere diabetiche ischemiche gravi (grado 3-5 Wagner) con alto rischio d’amputazione
  • La gangrena umida deve essere trattata con urgenza con OTI (anche prima di una possibile rivascolarizzazione)
  • E’ prioritario sottoporre il paziente a toilette chirurgica prima dell’OTI
  • L’OTI assume un ruolo adiuvante nell’ulcera neuropatica

Criteri di appropriatezza per OTI – ULCERA ISCHEMICA:

  1. rivascolarizzazione con ischemia residua nell’area circostante l’ulcera;
  2. paziente rivascolarizzato in presenza di ulcere apicali;
  3. vasta perdita di sostanza; paziente rivascolarizzato con ulcere in attesa di intervento di chirurgia ricostruttiva in attesa di rivascolarizzazione;
  4. in presenza di gangrena umida o grave perdita di sostanza paziente non operabile che rientra nello stadio > 2B Texas; TcPO2 basale > 20 mmHg;
  5. ulcere cutanee per deiscenza del moncone in paziente precedentemente sottoposto ad amputazione

Criteri di appropriatezza per OTI – ULCERA NEUROISCHEMICA:

TcPO2 ≤ 50 mmHg, nonostante corretta applicazione dello scarico plantare; con scarpa talus o total cast.

Posologia

Almeno 60′ di respirazione con ossigeno a 2.4 – 2,5 ATA per 30 – 40 trattamenti

Verifica dei risultati in corso di terapia (dopo la 15° seduta)
GUARITO: sospende OTI
MIGLIORATO:

  • o TcPO2 > 40mmHg e controllo dei fattori di compromissione locale (perdita di sostanza, infezione): sospende OTI (ripristino microcircolo, prognosi favorevole: chiusura per seconda intenzione)
  • o TcPO2 < 40 mmHg e persistenza dei fattori di compromissione locale: prosegue OTI con un ciclo di 15 sedute consecutive a 2.4 – 2.5 ATA (controllo alla 30a terapia)

INVARIATO o PEGGIORATO: sospensione del trattamento iperbarico, valutazione chirurgica vascolare per eventuale controllo di precedente intervento di rivascolarizzazione e/o per amputazione maggiore.

Bibliografia raccolta sull’argomento

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