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Gli appunti del Dott. Longobardi al 1° incontro nazionale ACUC (12 e 13/06, La Spezia)

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 22/ 06/ 2015

Il 12 e 13 giugno a La Spezia si è svolto il 1° incontro nazionale ACUC Italia “Giornate di raduno e approfondimento in subacquea”, al quale il Dott. Longobardi è stato invitato come relatore per parlare del Forame Ovale Pervio e del percorso per la ricerca degli shunt destra sinistra studiato dal Centro Iperbarico di Ravenna.

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Il percorso per la ricerca dello shunt destra sinistra è indicato a tutti i subacquei che hanno subito incidente da decompressione cerebrale, vestibolare, cutaneo con linfedema.

L’incidente subacqueo è una patologia infiammatoria che dipende dalla interazione tra le bolle (correlate con il profilo di decompressione) e la predisposizione individuale all'infiammazione. Il subacqueo ha un ruolo fondamentale nel prevenire l’incidente da decompressione, sia gestendo appropriatamente il profilo di immersione che adottando un corretto stile di vita. Ovviamenete per chi pratica questo sport l’idoneità medica all’attività subacquea è sempre essenziale.

Per la valutazione della entità dello shunt destra sinistra e la decisione sulla eventuale chiusura del Forame Ovale Pervio, il Centro iperbarico Ravenna ha studiato un percorso basato su tre variabili: doppler transcranico, emogasanalisi e ossimetria transcutanea durante respirazione in ossigeno puro e attività fisica.

Se i valori che emergono durante i tre esami sono nel range della normalità, il subacqueo non ha shunt destra sinistra ed è idoneo all’attività subacquea senza restrizioni. Se i valori sono leggermente alterati rispetto alla normalità il subacqueo può ricevere la idoneità medica con la raccomandazione di rispettare alcune regole di buona prassi per l’immersione. Se invece i valori sono significativamente alterati il subacqueo sarà idoneo all’attività subacquea solo dopo la chiusura del PFO.

L’intervento per la chiusura del PFO consente l’idoneità medica all’attività subacquea senza restrizioni dopo sei mesi dalla procedura chirurgica. Nei casi di media entità nei quali si decide di evitare l’intervento, si consiglia di ripetere il doppler transcranico dopo un anno per verificare l’evoluzione dello shunt.

Se vuoi saperne di più su questo argomento leggi gli appunti del Dott. Longobardi con le slide presentate durante l'evento e i suoi commenti. Nella parte finale degli appunti trovi anche una sintesi degli interessanti interventi sugli aspetti giuridici dell'immersione spiegati dagli avvocati dell’Associazione Diritto e Subacquea (Avv. Giancarlo d’Adamo, Avv. Fabrizio de Francesco, Avv. Raffaele Parrella Vitale).

Scarica la locandina con il programma completo dell'evento.

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