Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Baseline Project, anche Gian Luca in missione per il Mediterraneo

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 19/ 01/ 2015

Baseline Project è un’affascinante progetto lanciato nel 2009 dalla GUE, GLOBAL UNDERWATER EXPLORER, con lo scopo di documentare le condizioni di base in ambienti sottomarini inesplorati.

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Il progetto Baseline nasce dall’esperienza dei presidi GUE esistenti e si basa sulla collaborazione di subacquei volontari, di scienziati, del governo e di tutti i cittadini interessati. L’idea è quella alla base della sharing economy, la condivisione: si vogliono incoraggiare le persone a condividere immagini e registri di immersione già raccolti per i record personali caricandoli sulla piattaforma dedicata al progetto. In questo modo tutto il materiale raccolto potrà essere utilizzato per una comprensione più profonda del luogo visitato da avventurieri di tutti i giorni.

Dal 15 agosto al 23 settembre 2014 nell’ambito del Baseline Project è stata organizzata una missione nel Mediterraneo a cui ha partecipato anche Gian Luca Baroni, tecnico iperbarico del nostro Centro. 

Baseline Project

Gian Luca ha preso parte alla spedizione come volontario, con il supporto del Centro Iperbarico: ha lavorato per 39 giorni insieme a un team di subacquei con l’obiettivo di monitorare e filmare i fondali, relitti e siti archeologici del Mediterraneo, tracciando una linea di base ambientale inserita nel progetto mondiale su tutti i mari del pianeta.

Lo staff subacqueo era formato da professionisti delle immersioni tecniche della GUE provenienti da tutto il mondo e coordinati dall'istruttore Mario Arena. I volontari sono partiti da Palma di Maiorca a bordo della nave PACIFIC PROVIDER che in 39 giorni ha toccato le incantevoli coste di Spagna, Corsica, Sardegna, Tunisia, Malta, Pantelleria e delle isole Eolie.Baseline ProjectLa nave, lunga 54 metri e appositamente attrezzata per questa campagna, era equipaggiata con due sommergibili con capacità operativa di 300 metri di profondità, due tender da 8 metri con sonar d'assistenza, stazione di stoccaggio, ricarica e miscelazione gas (TRIMIX) per sommozzatori in alto fondale con autorespiratori a riciclo (rebreather) operativi fino a 130 metri di profondità, cabina di regia per la visione delle immagini acquisite e montaggio dei documentari.

A bordo era disponibile una camera iperbarica multiposto di assistenza ai subacquei, allestita per trattamenti in aria, respirazione ossigeno ed eliox 50/50 (della quale era responsabile Gian Luca) e due missili per ricerca satellitare Australiani.

Baseline Project - Gian Luca Baroni

L'ultima parte della spedizione è stata gestita in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Archeologici della regione Sicilia e ha visto la partecipazione de l sovraintendente Professor Sebastiano Tusa, membro dell'Accademia Internazionale delle Scienze e Tecniche Subacquee di cui fanno parte anche il Presidente del Centro iperbarico Ravenna, Faustolo Rambelli e il Direttore sanitario, dottor Pasquale Longobardi.

Durante la missione, al largo delle isole di Panarea e Stromboli, sono state fatte due scoperte incredibilmente affascinanti: una nave greca con un carico di circa 5000 anfore e, in un fondale di 120 metri, un altare per sacrifici con decorazioni e scritte elleniche.

Il video di sintesi dell'operazione ha appassionato moltissime persone in tutto il mondo: in Italia è stata trasmessa da RAI UNO (Linea Blu), all'estero dalla BBC e da MTV, inoltre ha ottenuto un’ampia risonanza sulla stampa nazionale e internazionale. Prossimamente negli USA sarà persino realizzato un reality con a tema questa bella esperienza e noi siamo felici di esserci stati, in qualche modo, vicini.

Gian Luca Baroni

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