Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Forame ovale pervio: ancora bolle dopo la chiusura, posso immergermi?

Scritto da Redazione reparto Medicina Subacquea il 07/ 07/ 2014

Salvatore ci scrive per sapere se quali siano le corrette procedure da tenere successivamente alla chiusura del Forame Ovale Pervio (FOP). 

Salvatore scrive: 

Buongiorno Dott. Longobardi, le scrivo per avere informazioni in merito alle corrette procedure da tenere successivamente alla chiusura del Forame Ovale Pervio (FOP). Premetto che mi era stato diagnosticato un Setto InterAtriale (SIA) mobile, aneurismatico (9 mm), sinistro convesso, con slaminamento di 2 mm e overlap di 6mm con evidenza di passaggio significativo di microbolle già al basale. (ero asintomatico, a parte qualche mal di testa non eccessivo post immersione). Mi sono operato il 30 aprile scorso ed è stato utilizzato un dispositivo Amplazer (025).al momento sto assumendo cardioaspirina e plavix

Dopo circa 45 giorni dall'operazione mi sono recato presso la struttura medica per effettuare un transcranico e un transtoracico di controllo dal quale si è evidenziato il mancato passaggio di bolle al basale e invece dopo il valsalva il passaggio di circa 25 segnali microembolici (MES) con aspetto a tendina entro 5 cicli che depone per shunt dx-sx latente. Il passaggio mi è stato giustificato come dovuto alla non ancora completa epitelizzazione del device.

In definitiva mi è stata concessa l'attività subacquea sin d'ora evitando sforzi che simulino la manovra di Valsalva.

Secondo il vostro parere posso effettivamente, nelle prossima settimane, iniziare ad effettuare qualche immersione molto soft (entro i 20 metri, con miscela arricchita, evitando sforzi post, etc...)? o ritiene che sia meglio attendere i sei mesi inizialmente prescritti di astensione alle immersioni?

Grazie e complimenti per i blog completo e di aiuto

Salvatore Pirrotta

Risponde qui sotto, nei commenti,  il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee.

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