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Necrosi ossea asettica del femore: ossigeno iperbarico o protesi?

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 11/ 01/ 2011

A seguito di un dolore alla gamba, in seguito al quale è stata diagnosticata una necrosi ossea alla testa del femore, Giorgio ha smesso di correre a piedi. Per prevenire l'operazione e l'impianto di una protesi, chiede se l'ossigenoterapia iperbarica possa apportare benefici. Ecco il messaggio:

Buongiorno dottore, da circa 14 mesi ho smesso di correre a piedi, per un dolore che mi è venuto durante una corsa nell'ottobre 2009 alla gamba destra. Il mio medico curante mi ha fatto fare delle lastre al bacino e mi è stata riscontrata una sofferenza alla testa del femore destro con assottigliamento della cartilagine in corrispondenza dell'anca. Ora cammino, poco. Faccio molto nuoto e spinning in palestra.

L'unica soluzione che mi è stata prospettata dai medici ortopedici di Milano è stata di prenotarmi per una operazione e impianto di una protesi. Ho parlato con un amico e mi ha confidato che con la camera iperbarica dopo circa 30 sedute ha risolto il problema all'anca con un recupero dello spessore della cartilagine e un netto miglioramento dello stato osseo della testa del femore.

Io vorrei tentare questa alternativa prima di farmi operare. Premetto che ho 57 anni e a 17 anni sono già stato operato ad una tibia al Policlinico di Milano e non mi spaventa in sé l'operazione, mi spaventa soprattutto la degenza successiva di circa 6 mesi.

La ringrazio anticipatamente. Abito a Milano ma se ritiene che esista la possibilità di un miglioramento, anche di solo qualche anno, con l'ausilio della terapia in camera iperbarica sarei disposto anche a trasferirmi per un certo periodo per poter seguire questa terapia. Cordiali saluti. Giorgio.

 

Leggi qui sotto la risposta del nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi e approfondisci con ulteriori informazioni legate all'osteonecrosi cliccando qui:

Cosa fare in caso di osteonecrosi

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