Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Incidente da decompressione midollare: forza Andrea!

Scritto da Redazione reparto Medicina Subacquea il 14/ 08/ 2010

Andrea (38 anni), dopo una immersione in Croazia mercoledì 11 agosto 2010, è emerso con un grave danno al midollo spinale (incidente da decompressione midollare). La corretta gestione sul luogo dell'incidente da parte dei compagni di immersione, la terapia iperbarica a Pola e a Ravenna, l'assistenza interdisciplinare da parte di un team sanitario competente (neurologi, fisiatri, medici iperbarici, infermieri, fisioterapisti), la grinta di Andrea stanno permettendo un rapido recupero di un grave danno.

Ma andiamo con ordine e vi racconto tutto dall'inizio, anche perché credo che la storia di Andrea possa essere di aiuto ad altri subacquei.



L'incidente

Mercoledì 11 agosto immersione in Croazia su un relitto a 48 metri, tempo di fondo quindici minuti. Durante la risalita Andrea (38 anni) sente un formicolio ai piedi. All'emersione dolore alla schiena e difficoltà a camminare e incapacità di urinare. Il team (ben addestrato) ha agito rapidamente: allertamento del DAN Europe, contatto con il dr. Pasquale Longobardi (Ravenna), somministrazione di ossigeno normobarico, far bere acqua.

Terapia iperbarica a Pola

Andrea è immediatamente trasportato al Baromedic Oxy in Pola, diretto dal bravo dr. Mario Franolic. Andrea ha una grave difficoltà nel muovere gli arti inferiori. L'esame del sangue evidenzia che è in atto una grave infiammazione (i globluli bianchi sono "arrabbiati") che danneggia il midollo spinale. Tra il pomeriggio e la notte viene trattato due volte in in camera iperbarica (ogni volta per quasi cinque ore, secondo la tabella terapeutica 6 della U.S. Navy). Nonostante la cura sia quella giusta, rimane quel formicolio fastidioso e la difficoltà nel muovere le gambe.

Il trasferimento a Ravenna

Su richiesta dei genitori di Andrea e degli amici, il dott. Longobardi e il dr. Franolic concordano per il trasferimento di Andrea a Ravenna per essere sottoposto a cure intensive neurologiche, fisiatriche e iperbariche. Durante il viaggio in ambulanza, Andrea è stato assistito da un angelo, l'infermiera Sonia (anche lei era in Croazia per immergersi con il team). Esperta in gestione dell'emergenza, Sonia ha fatto in modo che Andrea arrivasse a Ravenna con un perfetto equilibrio dei liquidi e dei parametri del sangue.

Il ricovero a Ravenna

Il dr. Fabrizio Rasi (primario del reparto di neurologia dell'Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna) e il suo staff (medici e infermieri) hanno ricoverato Andrea gestendolo secondo i criteri dell'assistenza intensiva da unità spinale. Il dr. Giordano Gatta, fisiatra dell'Ospedale di Ravenna e subacqueo, ha programmato il percorso di riabilitazione neurologica migliore per Andrea. La terapia fisica sarà coordinata da Annamaria Mugellini, fisioterapista e subacquea.

Il team di medici, infermieri e fisioterapisti dell'Ospedale di Ravenna è esperto nella gestione dei subacquei affetti da incidente da decompressione neurologico, avendo conoscenze aggiornate in materia, abilità e esperienza acquisite nella gestione di situazioni difficili come quella del mitico Ferdinando Acerbi, di Ivan Territo e altri.

Centro iperbarico Ravenna

Giovedì 12 agosto Andrea è sottoposto, presso il Centro iperbarico di Ravenna, a un trattamento speciale in camera iperbarica per la durata di nove ore respirando (tra trenta metri e diciotto metri di profondità) una miscela di elio - ossigeno, poi ossigeno fino alla superficie (tabella CX 30 modificata dal dr. Pasquale Longobardi).

Durante il trattamento iperbarico è stata somministrata la lidocaina. Si tratta di un anestetico locale che normalmente è utilizzato per stabilizzare la membrana dei neuroni e interferisce con il flusso degli ioni necessari per l'inizio e la conduzione degli impulsi nervosi.
Presso il Centro iperbarico Ravenna, la lidocaina è utilizzata nel trattamento degli incidenti subacquei secondo un protocollo sperimentale proposto dal prof. Richard Moon della Duke University (USA).

Andrea sta continuando il percorso multidisciplinare: assistenza neurologica (Risonanza magnetica, terapia farmacologica); riabilitazione (da lunedì 16 agosto sarà eseguita anche durante il trattamento iperbarico); camera iperbarica (tabella 6 U.S. Navy con respirazione in ossigeno per circa cinque ore).

La situazione clinica

Alle 13.30 di sabato 14 agosto 2010, Andrea ha recuperato una gran parte della sensibilità al dolore, alla sensazione di caldo o freddo e a quella di asciutto o bagnato. Fa la pipì autonomamente. Ha mosso i primi passi incoraggiato dall'amore fiducioso dei genitori e della compagna.

Andrea dovrà impegnarsi per superare il grave danno subito ma ha davanti un sentiero luminoso. Gli ho regalato il libro "AncorAmare" (Magenes editore) dove Ferdinando Acerbi racconta la storia del suo incidente subacqueo, della lotta (anche contro la cultura medica tradizionalista) per evitare la sedia a rotelle, del successo ottenuto e della sua filosofia di vita che lo lega al mare.

Nei prossimi giorni vi aggiorneremo sui progressi di Andrea.

 

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